Aspetti relativi ai movimenti finanziari dei liberi professionisti

Nella tassazione del reddito dei liberi professionisti i movimenti finanziari assumono una rilevanza particolare. Infatti, nell’ambito dell’impresa, per effetto del criterio generale della competenza economica, gli incassi ed i pagamenti non incidono sulla determinazione del reddito, fatte le eccezioni espressamente disciplinate dal legislatore. E’ diverso il caso dei liberi professionisti perché nella fattispecie, gli incassi e i pagamenti rappresentano il momento rilevante per la determinazione del reddito per effetto dell’applicazione del criterio generale di cassa. Il presente intervento serve a fare il punto sulla situazione nonché per evidenziare le criticità esistenti nella normativa vigente proprio con riguardo ai movimenti finanziari nell’ambito delle libere professioni. In particolare, verranno prese in considerazione le seguenti fattispecie: la presunzione di incasso delle fatture emesse; gli effetti ai fini dell’iva connessi con l’emissione della fattura pro-forma o avviso di parcella; le criticità in merito ai pagamenti effettuati a cavallo d’anno; il disallineamento esistente tra il momento della deduzione dei costi del personale e la tassazione di questi in capo ai lavoratori dipendenti nel caso dei pagamenti effettuati all’interno del periodo di cassa allargata; il disallineamento temporale esistente tra la certificazione delle ritenute in capo all’impresa cliente e la detrazione delle stesse ritenute in capo al libero professionista nel caso di pagamenti effettuati mediante bonifico bancario; la presunzione contenuta nei prelevamenti e versamenti bancari ingiustificati. Verrà fatto un accenno alle criticità esistenti in merito all’applicazione del criterio di competenza nell’ambito delle libere professioni.