Dividendi e plusvalenze da partecipazioni dopo le novità della Legge di Bilancio 2018

L’art. 1, co. 999 e ss., della L. 27.12.2017 n. 205 ha riformato in modo significativo il regime di imponibilità dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria, corrisposti a soci persone fisiche non imprenditori, uniformando il trattamento dei dividendi e delle plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate a quello delle quote non qualificate, sia in termini di livello di tassazione effettiva 26%, ma anche di modalità di prelievo. Tali novità sono applicabili ai redditi diversi realizzati dall’1.1.2019 ed ai dividendi percepiti dall’1.1.2018. Tuttavia, per le distribuzioni di utili prodotti fino al 31.12.2017, deliberate dal 2018 al 2022, sono applicabili le disposizioni previgenti, con conseguente tassazione parziale secondo le seguenti percentuali: i) 40%, se trattasi di utili formatisi fino all’esercizio in corso al 31.12.2007; ii) 49,72%, se trattasi di utili formatisi dopo l’esercizio in corso al 31.12.2007 e sino all’esercizio in corso al 31.12.2016 ovvero; iii) 58,14%, se trattasi di utili formatisi a decorrere dall’esercizio successivo a quello in corso al 31.12.2016 e sino al 31.12.2017. Per effetto della riforma, è venuto meno, inoltre, l’obbligo di tenere distinte le plusvalenze e minusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate e non qualificate, che confluiscono in un’unica “massa” e possono essere compensate tra di loro.