Credito d’imposta mezzogiorno: la modifica delle disposizioni attuative con il DM 09.08.2017

L’art. 1, commi da 98 a 108, della legge n. 208 del 28.12.2015 ha introdotto nel nostro ordinamento una agevolazione a favore degli investimenti nel mezzogiorno, successivamente oggetto di modifiche ad opera della legge di conversione del Decreto Mezzogiorno (DL n. 243 del 29.12.2016, convertito con legge n. 18 del 27.02.2017). L’incentivo si rivolge alle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del mezzogiorno (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo). Mentre la previgente disciplina prevedeva la concessione di un credito d’imposta in una misura compresa tra il 10% ed il 20% delle spese ammissibili al programma di investimento, viene ora previsto un credito tra il 25% ed il 45% calcolato al lordo degli ammortamenti fiscali. Con il DM 09.08.2017 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 249 del 24.10.2017) il Ministero dello Sviluppo ha modificato le disposizioni fornite con il precedente decreto attuativo MISE del 29.07.2016. In particolare: i) viene ufficializzato il modello di comunicazione relativa alla fruizione del credito d’imposta previsto dal provvedimento 14.04.2017, il quale ha sostituito il modello precedentemente fornito con provvedimento del 24.04.2016 a seguito delle modifiche apportate dal DL Mezzogiorno; ii) viene introdotta una specifica disciplina in materia di cumulo delle agevolazioni che definisce i limiti massimi di cofinanziamento. In tema di cumulo, viene stabilito che è possibile sommare le agevolazioni fiscali previste per gli investimenti nel mezzogiorno con il sostegno di uno o più fondi strutturali e di investimento europei (o qualsiasi altro programma / strumento UE) a condizione che la voce di spesa indicata in una domanda di pagamento per il rimborso da parte di uno dei fondi SIE non riceva il sostegno di un altro fondo o strumento dell’Unione.