20 ottobre 2017

Nuova normativa antiriciclaggio: risposte del Ministero dell’Economia e delle Finanze alle FAQ

Memory n. 301 del 20.10.2017 a cura della Redazione

In data 3.10.2017 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha reso disponibili, nella sezione dedicata alle FAQ del proprio sito (http://www.dt.mef.gov.it), una serie di risposte a richieste di chiarimenti, con l’obiettivo di agevolare la corretta applicazione da parte dei destinatari delle novità in materia di antiriciclaggio introdotte dal DLgs. 25.5.2017 n. 90, in vigore dal 4.7.2017. Si rammenta, al riguardo, che il DLgs. 25.5.2017 n. 90, in vigore dal 4.7.2017, di recepimento della Direttiva 2015/849/UE, ha introdotto alcune disposizioni più severe in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento delle attività terroristiche. In particolare, sono state introdotte significative novità in merito agli obblighi di adeguata verifica della clientela da parte dei soggetti tenuti al rispetto delle regole in materia di riciclaggio. È stata, inoltre, riconosciuta la possibilità di adottare misure di adeguata verifica della clientela c.d. semplificate, in presenza di un basso rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo ed, in particolare, nei casi in cui, ad esempio, il cliente sia una società quotata, una pubblica amministrazione, o un’istituzione o organismo con funzioni pubbliche, oppure il cliente risieda in aree geografiche a basso rischio. In tale ambito, il MEF, senza fornire specifiche indicazioni operative, precisa come le misure semplificate non siano predeterminabili a priori. Nell’ambito dell’adeguata verifica, assume particolare rilevanza l’identificazione del titolare effettivo e l’accertamento della sua identità attraverso l’adozione di misure proporzionate al rischio. Sul punto, l’art. 20 del DLgs. 231/2007, così come novellato dal DLgs. 90/2017, definisce titolare effettivo la persona fisica o le persone fisiche cui è attribuibile, in ultima istanza, la proprietà diretta o indiretta dell’ente ovvero il relativo controllo. Con riferimento al titolare effettivo, è stato chiesto se per l’individuazione dello stesso per le società di persone possano essere utilizzati i criteri di cui all’art. 20 del DLgs. 231/2007. Sul punto, il MEF precisa che tali criteri non sono applicabili per le società di persone, in quanto in tali fattispecie il cliente è una persona fisica rispetto a cui potrebbe eventualmente porsi un problema di interposizione fittizia, la cui individuazione dovrebbe emergere dal corretto adempimento degli obblighi di adeguata verifica del cliente.
Categorie:Antiriciclaggio
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