Patent box: stop a marchi e alle spese sostenute per l’acquisizione

Con il DL n. 50 del 24.04.2017 il legislatore ha introdotto alcune nuove disposizioni in materia di patent box, limitandone di fatto l’applicazione. Con il regime agevolato del “patent box” il legislatore ha introdotto un’agevolazione che consente di escludere, dal reddito complessivo, una quota dei redditi derivanti dalla concessione in uso o dall’utilizzo diretto dei beni immateriali, nonché l’esclusione dal reddito delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei suddetti beni. Con la manovra correttiva (DL n. 50 del 24.04.2017) sono stati introdotti alcuni correttivi alla disciplina, con particolare riferimento all’ambito di applicazione, tra cui: i) l’esclusione dei marchi d’impresa per effetto della ristesura dell’articolo 1 comma 39 della legge n. 190/2014; ii) l’inclusione nell’ambito di applicazione dei redditi derivanti dall’utilizzo congiunto di beni immateriali collegati da loro da vincoli di complementarietà ai fini della realizzazione di un prodotto o di un processo. Con legge n. 96 del 21.06.2017 è stato convertito in legge il DL n. 50/2017: in occasione della conversione il legislatore ha confermato quanto previsto dal decreto, apportando alcuni correttivi di carattere marginale. Le nuove disposizioni limitative dell’agevolazione si applicano a decorrere dalle opzioni esercitate successivamente al 31.12.2016 (per le opzioni esercitate in precedenza, ovvero nei due periodi successivi al 31.12.2014, si considerano applicabili le disposizioni previgenti fino al prossimo 30.06.2021).