3 settembre 2014

Il costo del lavoro negli appalti pubblici – osservazioni in ordine all’applicabilità dell’art.82, comma 3 bis, del D.Lgs. n.163/2006 (codice dei contratti pubblici) introdotto dal D.L.69/2013 (cd. decreto del fare)

Daily news n. 221 del 03.09.2014 a cura di Umberto Ranucci - Funzionario DTL Frosinone

Il costo del lavoro negli appalti pubblici – osservazioni in ordine all’applicabilità dell’art.82, comma 3 bis, del D.Lgs. n.163/2006 (codice dei contratti pubblici) introdotto dal D.L.69/2013 (cd. decreto del fare) - Daily news n. 221 del 03.09.2014 a cura di Umberto Ranucci - Funzionario DTL Frosinone€ 6,00

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Il costo del lavoro, nelle diverse tipologie contrattuali del lavoro subordinato, autonomo, coordinato e formativo, costituisce per l’azienda una delle voci di spesa più importanti. Un’attenta analisi del costo del personale si rende necessaria affinché non risulti falsato il risultato aziendale. Il costo del lavoro è, infatti, un elemento che incide non poco sulla competitività delle imprese, le quali, al fine del contenimento della spesa, possono valutare la possibilità di utilizzo di ammortizzatori sociali (anche in deroga) e verificare le opportunità offerte dalla normativa in materia di sgravi contributivi e di incentivi all’occupazione, oltre a tener conto delle possibili deroghe ai contratti collettivi nazionali di lavoro previste dalla disposizione di cui all’art. 8 del D.L. n. 138/2011, convertito nella Legge n. 148/2011.Gli elementi che compongono il costo del personale sono i seguenti: (i) retribuzione contrattuale lorda: paga base, indennità di contingenza (se non conglobata nella paga base), E.D.R. (Elemento Differenziale della Retribuzione), scatti di anzianità, indennità di funzione quadri, indennità particolari di settore, mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima) e festività; (ii) oneri sociali (contributi INPS a carico azienda e premi INAIL); (iii) trattamento di fine rapporto; (iv) altri oneri (contributo al Fondo di previdenza complementare, contributo assistenza sanitaria integrativa e contributo Ente bilaterale); (v) incidenza dell’IRAP sul costo del lavoro. Molte sono le variabili che influenzano il costo del lavoro, che è suscettibile di oscillazioni in relazione a benefici contributivi o fiscali previsti da norme di legge di cui l’azienda usufruisce ovvero agli eventuali maggiori oneri derivanti dall’applicazione di accordi integrativi aziendali nonché a specifici costi inerenti ad aspetti logistici quali indennità varie o lavoro notturno. Il suddetto costo, inoltre, può subire delle variazioni anche per il verificarsi di altre condizioni quali: utilizzo o meno di straordinari; incidenza della presenza di lavoratori provenienti dalla mobilità, che costano molto meno sul piano previdenziale; incidenza della presenza di apprendisti che, oltre ad avere un costo contenuto da punto di vista previdenziale, possono anche essere “dequalificati” fino a due livelli di inquadramento per un certo lasso di tempo; possibilità dell’azienda di avvalersi di lavoratori a chiamata o ancora di lavoratori somministrati o collaboratori a progetto; possibilità dell’impresa di esternalizzare alcune attività mediante appalti a terzi (pulizie, facchinaggio, ecc.). Le variabili sopra indicate, che incidono in aumento o in diminuzione sul costo del lavoro, devono essere prese in considerazione anche in sede di calcolo del costo del personale impiegato negli appalti pubblici.
Categorie:Lavoro
Il costo del lavoro negli appalti pubblici – osservazioni in ordine all’applicabilità dell’art.82, comma 3 bis, del D.Lgs. n.163/2006 (codice dei contratti pubblici) introdotto dal D.L.69/2013 (cd. decreto del fare) - Daily news n. 221 del 03.09.2014 a cura di Umberto Ranucci - Funzionario DTL Frosinone€ 6,00

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