Split payment: nuovo ambito applicativo per le pubbliche amministrazioni

Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, l’art. 1, co. 1, del DL 24.4.2017 n. 50, conv. L. 21.6.2017 n. 96, ha ampliato – per le operazioni fatturate dall’1.7.2017 – l’applicazione del meccanismo dello “split payment” alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, come definite dall’art. 1, co. 2, L. 31.12.2009 n. 196, per le quali i cessionari o committenti non sono debitori dell’imposta. È stata, inoltre, prevista l’estensione dello “split payment” alle operazioni effettuate a beneficio dei seguenti soggetti: i) società controllate – di diritto o fatto, ai sensi dell’art. 2359, co. 1, nn. 1) e 2), c.c. – direttamente dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri; ii) società controllate direttamente dagli enti territoriali (Regioni, Province e Comuni, ecc.), solo mediante controllo di diritto di cui al citato art. 2359, co. 1, n. 1), c.c.; iii) società controllate, anche solo indirettamente, ai sensi dell’art. 2359, co. 1, n. 1), c.c., dalle società sopra menzionate; iv) società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana In attuazione delle suddette novità normative, è stato emanato il DM 27.6.2017, che ha inserito i nuovi artt. 5-bis e 5-ter, DM 23.1.2015, definendo i destinatari dei nuovi obblighi di “split payment”. Con il DM 13.7.2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 171 del 24.7.2017) è stato modificato l’ambito applicativo dello “split payment” per le pubbliche Amministrazioni, precisando che sono tenute ad applicare lo speciale regime in commento tutte le amministrazioni che applicano le norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria, ai sensi dell’art. 1 co. da 209 a 214 della L. 244/2007.