1 dicembre 2017

TARI: la quota variabile si paga una sola volta anche in presenza di pertinenze dell’abitazione

News per i clienti dello studio n. 166 del 01.12.2017

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Gentile cliente, con la presente desideriamo informarLa che il Dipartimento delle Finanze, con la circolare n. 1/DF del 20.11.2017 ha fornito precisazioni in relazione alle modalità di calcolo della TARI. Confermando l’orientamento espresso in occasione di un’interrogazione parlamentare, la circolare specifica che la quota variabile TARI può essere conteggiata una sola volta anche in presenza di pertinenze dell’abitazione. Alcuni comuni, invece, hanno previsto un calcolo della TARI che comprende l’applicazione di tante tariffe variabili quante sono le pertinenze dell’abitazione (oltre all’immobile adibito ad abitazione principale). Secondo tale modalità di calcolo, un immobile adibito ad abitazione con tre pertinenze dovrebbe scontare: i) una tariffa fissa sulla base della metratura complessiva di immobili e pertinenze; ii) quattro tariffe variabili, una per l’abitazione e tre per le pertinenze. Con la circolare in commento viene specificato che il calcolo corretto del tributo prevede l’applicazione di una sola parte variabile, in quanto l’applicazione della parte variabile ad ogni singolo immobile e pertinenza comporterebbe un’illegittima moltiplicazione del tributo, nonché il conteggio di un numero di occupanti diverso da quello effettivo (la parte variabile viene calcolata sul numero di occupanti, e qualora sia conteggiata separatamente per ogni immobile e pertinenza si avrebbe una moltiplicazione della tassa scollegata alla realtà). Con riferimento al rimborso, la circolare n. 1/DF/2017 specifica che l’istanza può essere presentata entro 5 anni dal giorno del versamento e deve contenere tutti i dati necessari a identificare il contribuente, l’importo versato e quello di cui si chiede il rimborso oltre ai dati identificativi della pertinenza che è stata computata erroneamente nel calcolo della TARI. Non si può procedere alla richiesta, invece, se i comuni hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico.
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