Bilancio e ammortamenti

L’ammortamento costituisce quel procedimento tecnico-contabile per effetto del quale si ripartisce il costo di un bene strumentale nel periodo della sua vita utile, intesa sotto l’aspetto economico. Il legislatore fiscale, al fine di determinare in modo oggettivo il reddito imponibile delle imprese, si limita a fissare delle quote di ammortamento annuali massime, mediante gli ormai obsoleti coefficienti fissati dal D.M. del 31/12/1988. La disciplina dell’ammortamento è stata sottoposta di recente a disposizioni fiscali volte ad agevolare le imprese, quali: i. il super ammortamento; ii. la sospensione degli ammortamenti; iii. la temporanea maggiorazione, dal 3 per cento al 6 per cento, per i fabbricati strumentali per destinazione relativi a settori economici, alimentari e non, specificamente elencati nell’art. 1, co. 66, della legge di bilancio per il 2023 (L. n. 197/2022). Anche la nuova disciplina della correzione degli errori contabili coinvolge l’ammortamento. Altri aspetti che riguardano l’ammortamento li ritroviamo nell’ambito delle disposizioni sull’accertamento, laddove le SS.UU. della suprema corte hanno precisato che, per effetto del principio dell’autonomia dei periodi d’imposta, ex art. 7, co. 1, del tuir, l’ufficio può rettificare gli oneri pluriennali dedotti dai contribuenti entrando nel merito dell’atto di origine, posto alla base della deduzione del costo. Il termine di cui sopra decorre, pertanto, dal termine di presentazione della singola dichiarazione dei redditi e non dal termine relativo alla dichiarazione originaria, coincidente con lo start-up della deduzione degli oneri pluriennali.