L’atto di dotazione del trust operato da un truste persona fisica non è incompatibile con il “prezzo valore”

Nell’ambito dei trasferimenti immobiliari, l’articolo 1, comma 497, della Legge 266/2005 consente all’acquirente di assumere, quale base imponibile su cui applicare le imposte di registro, il valore catastale dell’immobile, in luogo del corrispettivo pattuito (generalmente più elevato). Il sistema del “prezzo-valore” si applica: i) agli atti di rinuncia; ii) agli atti traslativi della nuda proprietà; iii) agli acquisti a titolo derivativo-costitutivo; iv) a ogni altro negozio giuridico che sia assimilato al trasferimento. Con la recente sentenza 9.2.2021 n. 3073, la Corte di Cassazione ha negato l'agevolazione in rassegna ad un atto di acquisto immobiliare da parte di soggetto che risultava essere anche trustee. Ciò nonostante, è stato comunque rilevato che, ove un soggetto, che è trustee, acquisti un immobile abitativo, dichiarando l'intento di conferirlo nel trust di cui è disponente e trustee: i) da un lato, non si realizza un atto di dotazione del trust, ma un semplice atto di acquisto immobiliare, da tassare come tale; ii) inoltre, anche se si trattasse di un atto di dotazione del trust, non sarebbe possibile, per ciò solo, escludere la natura di soggetto privato dell'acquirente, in quanto il trustee, in ogni caso, è il solo soggetto soggettivamente abilitato a realizzare atti giuridici per il trust, in quanto il trust è privo di soggettività giuridica autonoma. Se ne può, quindi, desumere che, ove il trustee persona fisica acquisti un immobile realizzando la dotazione patrimoniale del trust, può sussistere la condizione soggettiva di accesso al prezzo valore, in quanto l'acquirente (trustee) è una persona fisica e non il trust.