L’opzione per la trasparenza fiscale delle società di capitali

La disciplina della trasparenza fiscale delle società di capitali ha natura opzionale e prevede l’attribuzione diretta del reddito prodotto dalla società, indipendentemente dall’effettiva percezione, così come avviene per le società di persone. Il regime della trasparenza fiscale è contenuto negli artt. 115 e 116 del D.P.R. 917/1986. Le disposizioni attuative si ritrovano, invece, all’interno del DM 23.4.2004. Le suddette disposizioni contemplano due possibili forme di trasparenza: grande, riservata alle società di capitali interamente partecipate da imprese della medesima natura; piccola, invocabile dalle s.r.l. a ristretta base proprietaria. L’opzione per la trasparenza fiscale è irrevocabile per tre periodi d’imposta della società partecipata e si intende tacitamente rinnovata – così come previsto dall’ art. 7-quater, co. 27, del D.L. 193/2016 – al termine del periodo di validità, salvo la revoca espressa da parte del contribuente. Questa disposizione ha, inoltre, stabilito che è invocabile anche l’istituto della remissione in bonis (art. 2 co. 1 del D.L. 16/2012), con l’effetto che, se per il triennio 2019-2021 si intende fruire del regime per la trasparenza fiscale e l’opzione non viene esercitata nel modello redditi 2019, è possibile sanare la situazione sino al termine per l’invio del modello redditi 2020 presentando un modello redditi 2019 integrativo (con la relativa opzione) e pagando l’importo di 250 euro, mediante modello F24 senza possibilità di compensazione (codice tributo “8114”).