La proroga della sospensione degli ammortamenti al 2021

La legge di bilancio per il 2022 proroga di un anno la possibilità di sospendere gli ammortamenti nel conto economico, salvaguardando la possibilità di dedurne fiscalmente il costo. Inizialmente la novella non si estendeva a tutte le società, ma solo alle imprese che nell’esercizio solare 2020 “… non hanno effettuato il 100 per cento dell’ammortamento annuo del costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali”. L’art. 3, c. quinquiesdecies, del Decreto Milleproroghe (D.L. 228/2021, conv. in legge n. 15/2022), ha modificato il testo originario della proroga, appena più sopra riportato che, in realtà, aveva cristallizzato talune criticità interpretative tra gli operatori, non essendo chiaro se la norma: i. si riferisse ai soggetti che hanno sospeso il 100 per cento delle quote di ammortamento per il 2020 (orientamento prevalente); ii. si riferisse, al contrario, alle imprese che hanno applicato un minore ammortamento rispetto alla quota piena normalmente accantonabile. La formulazione definitiva della norma ammette l’applicazione agevolativa, per l’esercizio solare 2021, a prescindere dal comportamento tenuto lo scorso anno. Restano ancora ferme altre criticità connesse con la reale efficacia della disposizione, posto che l’estensione temporale della “agevolazione” di che trattasi non è accompagnata dall’analoga estensione delle altre misure realizzate per il 2020 tra le quali si evidenziano le disposizioni relative all’accertamento prospettico della continuità aziendale che torna ad essere applicabile secondo le regole ordinarie nell’ambito dei bilanci solari targati 2021. In tal modo, la fattispecie della sospensione degli ammortamenti rischia, per il 2021, di perdere efficacia (si pensi al caso in cui all’applicazione della sospensione degli ammortamenti corrispondesse la necessità di svalutare le immobilizzazioni per effetto delle regole previste dall’OIC n. 9).