Rideterminazione del valore fiscale delle partecipazioni anche nel 2020

La Legge 160/2019 ha previsto la riapertura dei termini per la rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni in società non quotate possedute, al di fuori del regime d’impresa, alla data dell’1.1.2020. Conseguentemente, anche per il 2020, sarà consentito – a persone fisiche, società semplici, enti non commerciali e soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia – “rivalutare” il costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate possedute alla data dell’1.1.2020, al di fuori del regime d’impresa, affrancando in tutto o in parte le plusvalenze conseguite, ex art. 67, co. 1, lett. da a) a c-bis), del D.P.R. 917/1986, allorché le partecipazioni vengano cedute a titolo oneroso. Rispetto agli analoghi provvedimenti adottati nel recente passato, la proroga in argomento prevede l’applicazione dell’imposta sostitutiva con aliquota unica dell’11%, senza prevedere alcuna distinzione tra partecipazioni qualificate e non qualificate (l’anno scorso l’aliquota era del 10% per le partecipazioni non qualificate ed 11% per le partecipazioni qualificate). Per aderire alla rideterminazione del valore delle partecipazioni, è necessario che entro il prossimo 30.6.2020: i) un professionista abilitato rediga e asseveri la perizia di stima delle partecipazioni; ii) il contribuente interessato versi l’imposta sostitutiva prevista per l’intero suo ammontare, ovvero (in caso di rateizzazione) soltanto la prima delle tre rate annuali di pari importo. Il perfezionamento della rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni è un’opzione definitiva del contribuente che l’ha posta in essere (C.M. 47/E/2011, e C.M. 35/E/2004).