19 maggio 2017
Indagini finanziarie: non occorre dimostrare l’inerenza del prelevamento
Il Fatto e il Diritto n. 10 del 19.05.2017 a cura di Gianfranco Antico
Indagini finanziarie: non occorre dimostrare l’inerenza del prelevamento - Il Fatto e il Diritto n. 10 del 19.05.2017 a cura di Gianfranco Antico | € 6,00 + IVA |
In tema di indagini finanziarie, per superare la presunzione in ordine ai prelevamenti non occorre dimostrare pure l’inerenza degli stessi rispetto all’attività di impresa, bastando la sola la prova del transito in contabilità e l’indicazione del beneficiario. In altre parole, l’Amministrazione finanziaria può rettificare su basi presuntive la dichiarazione della società contribuente usando i dati relativi ai movimenti su conti bancari, ma la presunzione “deve ritenersi superata qualora gli assegni siano regolarmente contabilizzati dalla medesima società e la stessa, come suo onere, fornisca giustificazioni in ordine al transito e al conteggio in contabilità dei dati in questione”. (Corte di Cassazione, sentenza n.9761 del 18 aprile 2017).
Categorie:Accertamento – Giurisprudenza
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