30 aprile 2021
La variazione dell’imponibile va provata, non essendo sufficiente un mero accordo verbale
Il Fatto e il Diritto n. 16 del 30.04.2021 a cura di Gianfranco Antico
La variazione dell’imponibile va provata, non essendo sufficiente un mero accordo verbale - Il Fatto e il Diritto n. 16 del 30.04.2021 a cura di Gianfranco Antico | € 6,00 + IVA |
Grava sul contribuente che intenda accedere alla procedura di variazione dell'imponibile prevista dall’art.26, comma 2, del D.P.R. n. 633/1972, l'onere di provare la corrispondenza tra l'operazione originaria e quella sopravvenuta, e la riduzione del prezzo per essere opposta al "terzo" (rispetto al contratto modificativo dell'originario contratto di compravendita immobiliare) e, in particolare, a un terzo qualificato come l'Agenzia delle Entrate, non può tradursi in un mero accordo verbale (Corte di Cassazione, sentenza n.6659 del 10 marzo 2021).
Categorie:Accertamento – Giurisprudenza
- Il Fatto e il Diritto n. 16/2021 (251 kB)
La variazione dell’imponibile va provata, non essendo sufficiente un mero accordo verbale - Il Fatto e il Diritto n. 16 del 30.04.2021 a cura di Gianfranco Antico | € 6,00 + IVA |