Assegno di ricollocazione – regolata la fruizione contemporanea con il Reddito di Cittadinanza

ANPA, con delibera n. 5 del 13.06.2019, ha approvato il documento che descrive le modalità operative di applicazione ed erogazione dell’assegno di ricollocazione nel caso in cui il beneficiario fruisca del Reddito di Cittadinanza. Secondo quanto stabilito dall’ANPAL: i) i beneficiari decadono dal reddito di cittadinanza qualora non provvedano ad individuare un soggetto erogatore entro 30 giorni dalla fruizione dell’assegno di ricollocazione; ii) possono beneficiare dell’assegno di ricollocazione tutti coloro che sono tenuti alla stipula di un patto per il lavoro. Ricordiamo che l’assegno di ricollocazione, secondo le citate disposizioni, si applica ordinariamente ai disoccupati percettori della NASPI, la cui durata di disoccupazione eccede i 4 mesi, che hanno sottoscritto il patto di servizio personalizzato: a questi si aggiungono i percettori di CIGS e di Reddito di Cittadinanza. I soggetti che rientrano nei requisiti potranno ottenere un assegno, a copertura di servizi di affiancamento e ricerca, che verrà erogato, nel concreto, al soggetto gestore dei servizi a risultato occupazionale ottenuto. Ricordiamo che con la delibera n. 5 del 13.06.2019, ANPAL ha approvato il documento che individua gli importi dell’assegno di ricollocazione che possono essere riconosciuti con il raggiungimento del risultato occupazionale: i) in caso di assunzione a tempo indeterminato, l’importo può ammontare da 1.000 a 5.000 euro; ii) in caso di contratto a termine superiore a 6 mesi, l’importo varia da 500 a 2.500 euro; iii) in caso di contratto a termine inferiore a 6 mesi e superiore a 3 mesi, l’importo è compreso tra 250 e 1.250 euro. Di seguito illustriamo, nel dettaglio, le disposizioni di dettaglio fornite da ANPAL relativamente alla fruizione dell’assegno di ricollocazione contestualmente alla fruizione del reddito di cittadinanza.