Assegno di ricollocazione – sbloccati gli incentivi sull’assunzione dei beneficiari

Con circolare n. 77 del 27.06.2020 l’INPS ha fornito le disposizioni operative necessarie per beneficiare dell’incentivo previsto a fronte dell’assunzione dei soggetti che hanno fruito dell’assegno di ricollocazione. Ci si riferisce, in particolare, all’esonero contributivo previsto dall’articolo 24 bis del D.Lgs. n. 148/2015, con cui viene previsto uno sgravio a favore dei datori di lavoro pari al 50% degli oneri contributivi complessivi, fatta eccezione per i premi e i contributi dovuti all’INAIL. L’incentivo spetta per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, anche a scopo somministrazione ed è riconoscibile per i rapporti di lavoro instaurati in attuazione di un vincolo associativo con una cooperativa di lavoro. In caso di assunzione a tempo parziale, il beneficio massimo concedibile (4.030 euro annui) verrà riparametrato a seconda dell’orario svolto dal lavoratore. Il beneficio ha durata pari a 12 mesi per i rapporti di lavoro a tempo determinato, mentre nelle ipotesi di assunzione a tempo indeterminato il periodo di fruizione è prolungato a 18 mesi. L’esonero contributivo, secondo quanto specificato dall’INPS, è cumulabile con altri benefici contributivi, nel limite della contribuzione datoriale effettivamente dovuta. Ai fini della fruizione, i datori di lavoro dovranno presentare apposito modulo telematico denominato BADR nella sezione del sito INPS denominata “portale delle agevolazioni (ex DIRESCO)”. Il beneficio potrà essere concretamente fruito tramite conguaglio o compensazione nelle denunce contributive UNIEMENS o DMAG. Al pari di altre agevolazioni, restano esclusi dai rapporti incentivati i rapporti di lavoro domestico ed i contratti di lavoro intermittente. Di seguito illustriamo i chiarimenti forniti dall’INPS con la circolare n. 77/2020.