30 luglio 2018

Compensazione a seguito di accollo: il trattamento sanzionatorio secondo la giurisprudenza della Cassazione

Memory n. 223 del 30.07.2018 a cura di Riccardo Malvestiti

Secondo quanto stabilito dalla Cassazione con sentenza n. 29870 del 03.07.2018 l’indebita compensazione operata tramite accollo del debito fiscale, in alcune ipotesi, può assumere rilevanza penale ai sensi dell’articolo 10-quater del D.Lgs. n. 74/2000. L’operazione in questione, precedentemente analizzata dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 140/E del 15.11.2017, si struttura come segue: i) il debito del contribuente viene pagato da una terza società; ii) il pagamento viene di fatto effettuato tramite compensazione del credito d’imposta (in alcuni casi, il credito viene acquisito da altro soggetto tramite cessione); iii) nel modello F24 vengono indicati due codici fiscali inserendo il codice “62” (“soggetto diverso dal fruitore del credito”). Analizzando i profili di rilevanza penale dell’operazione, la Cassazione ha innanzitutto precisato che non tutte le ipotesi di compensazione tramite accollo assumono rilevanza penale: alcune fattispecie possono essere pacificamente incluse nell’ipotesi di abuso del diritto, mentre altre costituiscono meccanismi di frode. A titolo esemplificativo, possono essere inclusi nell’abuso del diritto e pertanto risultare penalmente irrilevanti tutte quelle fattispecie in cui il credito utilizzato in compensazione è esistente: in tal caso verrà sanzionata in via amministrativa la pratica scorretta di compensazione adottata dalle parti (la configurazione dell’abuso esclude automaticamente la rilevanza penale del fenomeno). Diverso è il caso in cui, oggetto della compensazione, è un credito inesistente: in questo caso la condotta potrebbe ricadere nell’ambito della disciplina penale, anche in considerazione della diffusione di tale meccanismo di frode. Con la sentenza in commento viene inoltre specificata la responsabilità penale dell’accollante, ovvero di colui che si accorda negozialmente con l’accollato al fine di spartire il profitto da reato derivante dalla compensazione del credito inesistente.
Categorie:Giurisprudenza
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