15 gennaio 2021

Credito d’imposta mezzogiorno prorogato al 2022

Memory n. 5 del 15.01.2021 a cura di Riccardo Malvestiti

Con l’articolo 1, comma 171 della legge n. 178 del 30.12.2020 il legislatore ha prorogato il c.d. “credito d’imposta per il mezzogiorno” fino al prossimo 2022. Gli interessati, pertanto, potranno beneficiare dell’agevolazione fiscale anche con riferimento alle spese sostenute fino al prossimo 31.12.2022. Ricordiamo che, in precedenza, il legislatore (con l’articolo 1, comma 319, legge n 160 del 27.12.2019) aveva disposto la proroga del credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno fino al 2020. Coloro che sono interessati al beneficio, quindi, potranno fruire dell’agevolazione anche con riferimento alle spese sostenute nell’anno 2022. In mancanza di tale proroga, il beneficio resterebbe limitato alle spese sostenute dal 01.01.2016 al 31.12.2020. Rispetto alla disciplina sostanziale, non si devono segnalare particolari modifiche: coloro che intendono acquisire beni strumentali nuovi (macchinari, attrezzature, ecc.) da destinare a strutture produttive ubicate nel mezzogiorno (Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) possono beneficiare di un incentivo che varia a seconda dell’ubicazione e della dimensione dell’azienda. In particolare: i) per le regioni Molise ed Abruzzo l’incentivo varia dal 10 al 30% delle spese ammesse a seconda delle dimensioni aziendali; ii) per tutte le restanti regioni l’incentivo varia dal 25 al 45% a seconda delle dimensioni aziendali. Con riferimento ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate si ritiene che questi possano essere ritenuti validi anche con riferimento all’anno in corso. Tra i più recenti segnaliamo la Risoluzione n. 39/E del 02.04.2019, con cui l’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni in relazione alla possibilità di correggere il periodo di fruizione del credito d’imposta per effetto di una modifica nella realizzazione dei piani di investimento che prevede il sostenimento delle spese in un periodo successivo rispetto a quello dichiarato. Secondo l’Agenzia delle Entrate, qualora per motivi di carattere tecnico il contribuente non sia in grado di effettuare gli investimenti nei periodi e per gli importi dichiarati con apposito modello CIM17, dovrà comunicare tale rettifica. Solo successivamente a tale adempimento sarà possibile beneficiare del credito d’imposta maturato per l’importo complessivo degli investimenti effettuati (nel periodo d’imposta successivo a quello/quelli precedentemente dichiarati).
Categorie:Crediti d'imposta
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