Fatturazione elettronica differita e chiarimenti delle Entrate: data di fatturazione “elastica”

L’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 14/E del 17.06.2019 ha fornito numerose precisazioni in relazione alla fattura elettronica, con particolare riferimento all’ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione, alle spese sanitarie, alle novità in materia di fatturazione e liquidazione dell’imposta di bollo ed altro ancora. Con il successivo interpello n. 389/E del 24.09.2019 l’Amministrazione Finanziaria ha emanato alcuni chiarimenti che consentono un’interpretazione più elastica in merito alla questione della data da riportare sulla fattura elettronica differita: può ritenersi corretto indicare l’ultimo giorno del mese in alternativa alla data dell’ultima operazione (ovvero la data dell’ultimo DDT). Ciò non toglie l’obbligo di inviare il documento al SDI entro il giorno 15 del mese successivo. Alla luce dei chiarimenti forniti in occasione di tale interpello, quindi: i) la fattura immediata può essere emessa entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione (deve essere indicata sia la data di fatturazione che di emissione della fattura se non coincidono); ii) in caso di fattura differita il contribuente può indicare quale data della fattura una data qualsiasi compresa tra l’ultima operazione e il giorno 15 del mese successivo se la fattura è predisposta contestualmente all’invio SDI, in alternativa alla data di almeno una delle cessioni effettuate nel mese (preferibilmente l’ultima) o l’indicazione convenzionale dell’ultimo giorno del mese; iii) per le prestazioni di servizi, in presenza di più prestazioni rese nello stesso mese, il momento impositivo di effettuazione dell’operazione coincide con l’emissione della fattura stessa, che costituisce anche la data da indicare nel relativo campo del file da inviare a SDI. Di seguito illustriamo, fattispecie per fattispecie, i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con riferimento al momento di effettuazione dell’operazione.