Il punto sul bonus pubblicità

Con risoluzione n. 41/E del 08.04.2019 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato il codice tributo per fruire dell’incentivo fiscale a favore degli investimenti pubblicitari, precisando che il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione dopo la realizzazione dell’investimento pubblicitario incrementale. L’incentivo, come noto, consente la fruizione di un credito d’imposta di importo pari al 75% dell’incremento registrato rispetto alle spese effettuate nel periodo precedente. Con riferimento alle micro imprese, PMI e Start-Up innovative, viene prevista una maggiorazione dell’incentivo al 90% della spesa incrementale. Qualora le risorse non siano sufficienti per assicurare tali percentuali di incentivo, l’importo verrà proporzionalmente ridotto. Ricordiamo che con il DPCM 16.05.2018, sono state fornite le disposizioni attuative del credito d’imposta sugli investimenti in pubblicità, introdotto dall’articolo 57-bis del DL n. 50/2017. Oltre a definire l’ambito di applicazione, le condizioni ed i benefici, il decreto individua la procedura di accesso all’agevolazione, i termini di presentazione dell’istanza ed il contenuto della stessa (costo complessivo degli investimenti, la misura percentuale e l’ammontare dell’incremento e del credito spettante). Attraverso alcune FAQ, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha fornito precisazioni in relazione all’applicazione del credito d’imposta a favore degli investimenti pubblicitari, specificando, in particolare, le modalità di presentazione della domanda. Con Risposta n. 38/E del 18.10.2018, invece, l’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni relativamente alle imprese neo costituite. Rispetto a tale ipotesi, nel caso di investimenti pubblicitari nel primo anno di attività, la società non può beneficiare del bonus, in quanto la norma istitutrice dell’agevolazione premia solo quelli “incrementali” e, nel caso sottoposto all’attenzione dell’Agenzia, manca il dato storico necessario per il confronto.