21 novembre 2018

Il trattamento impositivo della cessione di diritti volumetrici ad opera del Comune

Memory n. 321 del 21.11.2018 a cura di Omar Rigamonti

Con la recente R.M. 24.10.2018 n. 80/E, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l'atto avente ad oggetto la cessione di diritti volumetrici, ad opera del Comune a favore di una società, da porre in essere in esecuzione delle previsioni della convenzione attuativa di un piano particolareggiato: i) risulta fuori campo IVA, non soddisfacendo il requisito soggettivo del tributo, atteso che il Comune persegue, tramite l'esercizio della potestà conformativa del territorio, un interesse di carattere pubblicistico; ii) non può godere delle agevolazioni previste dall'art. 20 della L. 10/77, vale a dire imposta di registro in misura fissa ed esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale, atteso che esse non possono essere estese al di fuori del contesto della legge da cui sono previsti e, quindi, non possono essere applicate ad atti che, sebbene genericamente preordinati alla trasformazione del territorio, non hanno ad oggetto interventi edilizi riconducibili a quelli previsti dalla medesima L. 10/77 (tra cui, ad esempio, le cessioni di aree per la realizzazione di opere di urbanizzazione o atti aventi ad oggetto redistribuzione di aree tra co-lottizzanti); iii) sconta l'imposta di registro del 9% e le imposte ipotecaria e catastale di 50,00 euro ciascuna, atteso che gli atti di cessione di volumetria sono equiparati agli atti di trasferimento della proprietà.
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