Imposta di registro fissa solo per trasferimenti a favore di imprese costruttrici o di ristrutturazione

Con l’articolo 7 del DL n. 34 del 30.04.2019 il legislatore ha introdotto un beneficio fiscale a favore delle operazioni di trasferimento di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare. In occasione della risposta ad interpello n. 70 del 20.02.2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcune precisazioni rispetto all’ambito soggettivo di applicazione specificando che gli incentivi sono riservati alle sole imprese di costruzione e di ristrutturazione, con esclusione di altri operatori che effettuano operazioni analoghe. Nel caso esaminato, in particolare, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che i Fondi di investimento immobiliare non possono beneficiare dell’incentivo, anche se effettuano operazioni del tutto analoghe a quelle svolte da imprese di costruzione e ristrutturazione. Ciò che rileva, quindi, non è solamente l’attività posta in essere per il recupero/ricostruzione dell’immobile, ma anche la natura del soggetto che effettua tali operazioni. Ricordiamo che l’articolo 7 del DL n. 34/2019 prevede un’agevolazione che consiste nell’applicazione dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa (200 euro ciascuna) per i trasferimenti, anche esenti IVA, di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione e ristrutturazione familiare a condizione che, nei 10 anni successivi all’acquisto le imprese acquirenti provvedano alla demolizione e alla ricostruzione degli stessi ed alla successiva alienazione, anche frazionata, di una quota pari al 75% del nuovo fabbricato. La disciplina trova applicazione con riferimento ai trasferimenti, anche in permuta, di interi fabbricati operati dal 01.05.2019 al 31.12.2021. Ricordiamo che, ordinariamente i trasferimenti di tali fabbricati scontano ordinariamente un’imposta di registro pari al 9%. Il beneficio trova applicazione anche con riferimento alla cessione di immobili abitativi esenti da IVA.