NASPI: definita l’offerta di lavoro “congrua”

Con decreto 10.04.2018 il Ministero del Lavoro ha definito i criteri sulla base dei quali un’offerta di lavoro rivolta ad un disoccupato possa ritenersi “congrua”. L’intervento si riferisce, in particolare, alle disposizioni in materia NASPI, le quali prevedono l’interruzione del trattamento di disoccupazione nel caso in cui il lavoratore rifiuti un’offerta di lavoro senza una giustificazione valida. Con il decreto 10.04.2018 viene stabilito che i principi in base ai quali è possibile definire un’offerta congrua sono i seguenti: coerenza con le esperienze maturate, distanza dal luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico, durata dello stato di disoccupazione ed entità della retribuzione. Si segnala che tali criteri vanno analizzati a seconda del periodo di durata del periodo di disoccupazione. In particolare, un disoccupato fino a 6 mesi avrà diritto ad un’offerta corrispondente a quanto concordato nel patto di servizio personalizzato, mentre per un disoccupato da 6 a 12 mesi verrà preso come riferimento (per l’offerta di lavoro) il settore economico professionale di riferimento in aree di attività caratterizzate da continuità con le esperienze lavorative precedenti. Per i disoccupati di oltre 12 mesi, invece, verranno prese in considerazione quali “congrue” le offerte di lavoro in tutti i processi di lavoro inclusi nel settore economico professionale di competenza. Relativamente alla durata/stabilità del rapporto, viene richiesto che l’offerta di lavoro sia di durata almeno pari a 3 mesi a tempo pieno o con orario ridotto non inferiore all’80% rispetto all’ultimo impiego. In caso di mancata accettazione di una proposta di lavoro congrua, potrà essere revocato il trattamento NASPI.