Operativa la procedura per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per il settore musicale

Il legislatore ha introdotto un credito d’imposta, pari al 30 per cento dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche o videografiche musicali, per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 a favore: i) delle imprese produttrici di fonogrammi di cui all’ art. 78 della L. n. 633/1941 e di videogrammi musicali; ii) delle imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, esistenti almeno dal 1° gennaio 2012. Con il DM 2.12.2014 (pubblicato in G.U. 3.2.2015 n. 27 ed in vigore dal 18.02.2015) sono state definite le disposizioni applicative. Il decreto ha previsto, tra l’altro, che dal 1° gennaio al 28 febbraio dell'anno successivo a quello di commercializzazione dell'opera (intesa come data di prima messa in commercio del relativo supporto fisico), le imprese interessate sono tenute a presentare, al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, apposita istanza per il riconoscimento del credito in esame. Sul punto, si segnala che: i) con riferimento alle attività e alle spese sostenute nell’anno 2014, la Corte dei Conti (decreto interministeriale del 29 maggio 2015) ha differito al 30 giugno 2015 (in luogo del 28 febbraio 2015) il termine di presentazione delle istanze per il riconoscimento del credito di imposta, limitatamente al periodo d’imposta 2015; ii) con riferimento, invece, alle attività e alle spese sostenute nell’anno 2015, i contribuenti interessati sono tenuti a presentare, entro il termine del prossimo 29 febbraio 2016, apposita istanza per il riconoscimento del credito in esame, limitatamente al periodo d’imposta 2016. Per consentire l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta, tramite il modello F24, l’Agenzia delle Entrate (R.M n. 4 del 19.01.2016) ha recentemente istituito il codice tributo “6849”, denominato “Tax credit musica - D.M. 2 dicembre 2014”, con il quale è, appunto, possibile utilizzare in compensazione, mediante modello F24, il credito d’imposta in argomento.