28 giugno 2017

Per la determinazione della plusvalenza Irpef non basta il maggior valore definitivamente accertato ai fini dell’imposta di registro

Memory n. 197 del 28.06.2017 a cura di Francesco Brandi

Per le cessioni d’immobili e di aziende nonché per la costituzione e il trasferimento di diritti reali sugli stessi, l'esistenza di un maggior corrispettivo ai fini IRPEF non è presumibile soltanto sulla base del valore anche se dichiarato, accertato o definito a fini dell'imposta di registro, ovvero delle imposte ipotecaria e catastale. Lo stabilisce l'art. 5, comma 3, del D.Lgs. n. 147 del 2015, che, in quanto norma interpretativa, è applicabile anche ai giudizi in corso alla data della sua entrata in vigore. Il valore dichiarato o accertato ai fini del registro, dunque, non potrà rappresentare da solo un elemento sufficiente per giustificare un accertamento ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap in contrasto con le risultanze contabili, ma, potrà costituire uno degli elementi su cui basare l’accertamento solo in presenza di ulteriori presunzioni gravi, precise e concordanti.
Categorie:Imposta di registro
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