20 dicembre 2019

Resto al sud: agevolazione estesa a professionisti e under 46

Memory n. 231 del 20.12.2019 a cura di Riccardo Malvestiti

Per effetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 604 della legge n. 145 del 30.12.2018 l’agevolazione “resto al sud” trova applicazione anche con riferimento ai professionisti e agli under 46. Le disposizioni, entrate in vigore lo scorso 01.01.2019, trovano ora applicazione con l’entrata in vigore del DPCM n. 134 del 05.08.2019, il quale ha modificato il regolamento riferito all’incentivo in commento. Con le modifiche apportate è stato notevolmente esteso l’ambito di applicazione dell’agevolazione e, per l’effetto, si è resa necessaria l’indicazione di requisiti specifici ai fini dell’accesso alle agevolazioni, con particolare riferimento ai professionisti. Per le attività libero-professionali il decreto attuativo prevede la possibilità di accedere all’incentivo sia con riferimento alle attività svolte da soggetti iscritti a ordini o collegi professionali, oppure da parte di esercenti professioni non organizzate disciplinate dalla legge n. 4/2013. L’attività potrà essere concretamente svolta in forma individuale, oppure tramite lo strumento della società tra professionisti. Viene previsto inoltre che le domande di ammissione non possono essere presentate da soggetti che risultano essere titolari di partita IVA associata ad un codice ATECO identico fino alla terza cifra a quello corrispondente all’attività oggetto di domanda di ammissione (per i 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda). Ricordiamo che secondo quanto previsto dall’articolo 1 del DL n.91/2017, modificato dalla legge n. 145/2018 e dal DL n. 123/2019, i giovani tra i 18 ed i 45 anni (residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e in alcuni territori dei comini delle regioni Lazio, Marche e Umbria) possono chiedere un finanziamento per la realizzazione di un progetto imprenditoriale di importo pari a 50.000 euro per richiedente (fino ad un massimo di 200.000 euro complessivi, a condizione che almeno 2/3 dei soci possieda il requisito anagrafico). Il finanziamento è così ripartito: i) il 35% viene erogato come contributo a fondo perduto; ii) il 65% viene erogato sotto forma di prestito a tasso zero da restituire entro 8 anni, coperto da garanzia (fino all’80%). Possono beneficiare dell’agevolazione tutte le attività di produzione di beni nel settore dell’artigianato e dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi (compresi turistici).
Categorie:Agevolazioni Fiscali
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