22 aprile 2021

Spese di istruzioni sostenute presso università non statali: invariato il limite massimo di spesa detraibile per il 2020

Memory n. 74 del 22.04.2021 a cura di Alessandro Borghese e Mauro Muraca

A partire dall’anno d’imposta 2015, ai sensi dell'art. 15 co. 1 lett. e) del TUIR, la detrazione IRPEF del 19% si applica in relazione alle spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso: i) università statali; ii) università non statali, in misura non superiore “a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, da emanarsi entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e dei contributi dovuti alle università statali”. Per l'anno 2020, le spese relative alle tasse e ai contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle Università non statali, per ciascuna area disciplinare di afferenza e Regione in cui ha sede il corso di studio, sono state individuate dal DM 30.12.2020 (pubblicato sulla G.U. 22.2.2021 n. 44). Anche per l'anno 2020 (così come per gli anni dal 2015 al 2019), l'importo massimo detraibile è pari a: i) area "medica": 3.700,00 euro per i corsi con sede in Regioni del Nord, 2.900,00 euro per il Centro e 1.800,00 euro per il Sud e le Isole; ii) area "sanitaria": 2.600,00 euro per il Nord, 2.200,00 euro per il Centro e 1.600,00 per il Sud e le Isole; iii) area "scientifico-tecnologica": 3.500,00 euro per il Nord, 2.400,00 euro per il Centro e 1.600,00 euro per il Sud e le Isole; iv) area "umanistico-sociale": 2.800,00 euro per il Nord, 2.300,00 euro per il Centro e 1.500,00 euro per il Sud e le Isole.
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