Accertamento da Transfer pricing: spunti di difesa per il contribuente alla luce del D.M. 14.5.2018

L’Amministrazione Finanziaria riserva sempre più spesso particolare attenzione alla tematica del transfer pricing di cui all’art. 110 co. 7 D.P.R. 22.12.1986 n. 917. Capita sovente, infatti, che gli Uffici accertino le transazioni e i prezzi applicati infragruppo, non solo in relazione a operazioni svolte da grosse multinazionali, bensì anche per transazioni poste in essere da imprese di misure più contenute. Si ricorda come l’art. 110 co. 7 preveda, in estrema sintesi che, nei rapporti commerciali e/o finanziari con società controllate e/o controllanti estere, al fine di determinare il prezzo infragruppo, deve esser adottato il principio di libera concorrenza. La disciplina è stata oggetto di modifica in ambito domestico ad opera dell’art. 59, co. 2, D.L. 24.04.2017, n. 50, conv. con mod. L. 21.06.2017, n. 96, cui è seguito il D.M. 14.05.2018. La versione del co. 7 dell’art. 110, così come riscritta, e il testo del D.M. rispettano maggiormente le linee guida in materia di transfer price dell’OCSE, revisionate in luglio 2017. Nel presente intervento, simulando casi concreti di accertamento in materia, si forniscono alcuni spunti pratici per la predisposizione di una memoria difensiva anche alla luce delle indicazioni fornite dal recente Decreto del 14 maggio.