18 aprile 2019
Attività di compro-oro ed i recenti chiarimenti del MEF
Daily news n. 74 del 18.04.2019 a cura di Massimiliano Lorenzetti
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Con comunicato stampa dello scorso 3.4.2019, il MEF ha reso noto che sono stati pubblicati due chiarimenti sull'applicazione della nuova normativa antiriciclaggio al mercato della compravendita e permuta di oggetti preziosi usati. Il primo quesito posto riguarda la possibilità di effettuare/ricevere il pagamento parte in contanti e parte con mezzi tracciabili, a fronte di un'operazione compro oro di importo superiore alla soglia prevista dall'art. 4 co. 2 del DLgs. 92/2017. Il Dipartimento ha risposto in maniera affermativa al quesito, sottolineando come, in presenza di tali operazioni, sia possibile effettuare/ricevere il pagamento in contanti fino all'importo di 499,99 euro e, per la restante parte, con mezzi tracciabili (quali, ad esempio, assegno o carta di credito). Nel secondo quesito viene chiesto quali siano agli obblighi a cui soggiacciono gli operatori professionali in oro laddove acquistino oggetti preziosi usati da compro oro o da gioiellerie al fine esclusivo di fonderli. A tal proposito, viene chiarito come gli stessi siano tenuti all'iscrizione nel registro gli operatori professionali in oro anche laddove acquistino oggetti preziosi usati da compro oro o da gioielliere al fine esclusivo di fondere tali oggetti, restando altresì ferme le disposizioni del DLgs. 231/2007 in materia, tra le altre, di adeguata verifica della clientela, di conservazione e di segnalazione di operazione sospetta, nonché le prescrizioni di cui alla L. 7/2000.
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