“Diritti d’autore” tra categorie reddituali e trattamento fiscale

Il termine “diritti d’autore” è utilizzato per individuare, in senso lato, i diritti di utilizzazione di opere d’ingegno, diritti posti a presidio di un “bene”: trattasi di diritti, tutelati dagli ordinamenti normativi, che rappresentano, in ambito economico, beni (cespiti) immateriali la cui proprietà può essere oggetto di transazioni, accordi o negozi. Il corretto inquadramento in ambito tributario della materia dei diritti d’autore richiede una preliminare distinzione tra diritti morali e diritti patrimoniali: le due tipologie di diritti riconosciuti, dalla normativa di riferimento, all’autore dell’opera. Il trattamento fiscale concerne, invero, i profili impositivi dei redditi derivanti dall’utilizzazione economica dei diritti d’autore, ovverosia ciò che attiene alla sfera dei diritti patrimoniali, consistenti nella possibilità di ‘sfruttamento’ dell’opera d’ingegno e nel diritto di utilizzarla economicamente: diritto ‘sfruttato’ direttamente dall’autore o diritto ceduto dallo stesso e ‘sfruttato’ da un terzo soggetto. Il presente contributo intende offrire una disamina sul trattamento tributario dei redditi concernenti i diritti d’autore, quale diretta conseguenza del loro inquadramento nella corretta categoria reddituale.