24 marzo 2021
Il carente dettaglio delle rimanenze finali di magazzino: un caso concreto di accertamento
Daily news n. 52 del 24.03.2021 a cura di Michele Sonda
Il carente dettaglio delle rimanenze finali di magazzino: un caso concreto di accertamento - Daily news n. 52 del 24.03.2021 a cura di Michele Sonda | € 6,00 + IVA |
Cosa può succedere all’impresa che non dettaglia il valore delle rimanenze finali a fronte della richiesta proveniente dall’Ufficio in sede di verifica fiscale? Può bastare l’indicazione del valore complessivo, senza dare separatamente contezza delle componenti che vanno a costituire quel valore? Il caso è quello di una società di capitali operante nei comparti del commercio di prodotti edilizi e arredobagno, ristrutturazioni edilizie e costruzione di edifici abitativi “chiavi in mano” che, seppure già attenzionata dal fisco in quanto l’indice di rotazione del magazzino era del tutto incoerente per gli studi di settore e tale situazione patologica era stata segnalata al contribuente tramite una lettera di “compliance”, non è stata in grado di fornire una dettagliata indicazione delle rimanenze finali, in particolar modo il dettaglio della voce “lavori in corso su ordinazione”. Le conseguenze sono state gravi: la notifica di un avviso di accertamento, emesso (anche) alla luce del disposto normativo di cui all’art. 39, co. 2, lettera d-bis) del D.p.r. 600/73 e la probabile emersione in sede processuale della sanzione di non producibilità dei documenti originariamente non esibiti prevista dall’art. 32, co. 1, n. 8-ter) del D.P.R. 600/1973. Porteremo all’attenzione il caso concreto, evidenziandone le caratteristiche e i fondamenti dell’accertamento, senza mancare di proporre spunti e riflessioni utili alla difesa in sede tributaria.
Categorie:Accertamento
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