L’innovatività degli investimenti nel credito ricerca e sviluppo

Con la legge di bilancio 2020 è stata riformata la disciplina del credito ricerca e sviluppo, prevedendo che il bonus sia applicabile agli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0. nonché in altre attività innovative volte a supportare la competitività delle imprese, effettuati nel 2020. La novella estingue anticipatamente e sostituisce la precedente disciplina, alla quale è accomunata dalla finalità di incentivare le attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Un aspetto di particolare interesse riguarda l’innovazione che, da un lato è il presupposto per usufruire del bonus, dall’altro ne costituisce l’obiettivo finale. Tale ambivalenza espone il beneficiario a sempre più frequenti contestazioni dell’Agenzia delle entrate sulla non spettanza del credito d’imposta per mancanza del carattere innovativo delle attività svolta: ambivalenza che andrebbe risolta sulla base della lettura coordinata del Manuale di Frascati e del decreto del MISE del 2020.