15 dicembre 2020
La destinazione dei beni per finalità estranee all’esercizio dell’impresa: il caso del comodato di bene strumentale e la soluzione dell’ordinanza della Corte di Cassazione n.15753 del 23.07.2020
Daily news n. 219 del 15.12.2020 a cura di Michele Sonda
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L’obiettivo di questo articolo è quello di analizzare i riflessi fiscali della destinazione a finalità estranee dei beni d’impresa alla luce della recentissima ordinanza della Corte di Cassazione n. 15753 del 23/07/2020. I giudici di legittimità adottano una linea interpretativa molto rigorosa, che, come vedremo determina effetti molto spiacevoli sotto l’aspetto fiscale nel caso in cui si concedano in uso ai soci beni aziendali. Secondo la Corte, l’autoconsumo dei beni aziendali, o comunque la loro destinazione a finalità estranee all’esercizio d’impresa, rappresenta un fatto generatore di ricavi o plusvalenze anche se i beni sono fuoriusciti solo momentaneamente dal circuito aziendale, senza che abbia rilevanza la presenza o meno della definitività del loro destino extragestione. Si cercherà poi di proporre alcune osservazioni critiche utili per contrastare l’approccio rigoristico tenuto dalla Corte di Cassazione.
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