La gestione delle comunicazioni di irregolarità a seguito dello scambio informazioni CRS DAC2

Il Provvedimento 6.11.2020, Prot. n. 348195/2020 ha previsto al punto 1.1 che, al fine di stimolare il corretto assolvimento degli obblighi di monitoraggio fiscale in relazione alle attività detenute all’estero, di cui all’art. 4, co. 1, D.L. n. 167/1990, nonché di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili derivanti dagli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività estere, l’Agenzia delle entrate individua, a seguito dell’analisi dei dati ricevuti da parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni secondo il Common Reporting Standard (CRS), i contribuenti con possibili anomalie dichiarative per l’anno d’imposta 2017. Il punto 2 prevede l’invio di una comunicazione per la promozione della compliance ai contribuenti con le anomalie dichiarative più rilevanti, adottando una serie di misure dirette ad escludere dalla selezione le posizioni presumibilmente non tenute all’adempimento dichiarativo o per le quali l’irregolarità ha carattere meramente formale. Il punto 4 riconosce ovviamente ai contribuenti la possibilità di sanare eventuali mancanze attraverso l’istituto del ravvedimento operoso.