Le sponsorizzazioni nel comparto sportivo e il nuovo credito d’imposta per il 2020

Il contratto di sponsorizzazione è una tipologia contrattuale particolarmente diffusa nel comparto sportivo grazie alla estesa diffusione che le discipline sportive hanno verso il pubblico. Ai fini fiscali, le spese di sponsorizzazione sono soggette al medesimo trattamento impositivo previsto per le spese di pubblicità sicché, se rilevate in bilancio a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31.12.2015 (2016, per i soggetti solari), tali spese sono interamente deducibili nell'esercizio di sostenimento, non essendo più possibile la loro capitalizzazione nell'attivo dello Stato patrimoniale (fatta eccezione per i costi di pubblicità sostenuti nell'ambito delle attività di impianto e ampliamento). Oltre alla possibilità di dedurre interamente il relativo costo sostenuto, l’articolo 81 del DL 14.8.2020 n. 104, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 14 agosto 2020 al n. 23, rubricato “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”, ha introdotto un particolare credito d’imposta con l’obiettivo di incentivare gli investimenti in campagne pubblicitarie (incluse le sponsorizzazioni) in favore di: i) leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell’ambito delle discipline olimpiche; ii) società sportive professionistiche operanti in discipline olimpiche; iii) società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline olimpiche. Il credito d'imposta è pari al 50% di tali investimenti, nel limite delle risorse disponibili. L'investimento in campagne pubblicitarie deve essere: i) di importo complessivo non inferiore a 10.000,00 euro; ii) effettuato dall'1.7.2020 al 31.12.2020, tramite strumenti di pagamento diversi dal contante; iii) destinato ai suddetti soggetti con ricavi relativi al periodo d'imposta 2019 prodotti in Italia almeno pari a 200.000,00 euro e fino a un massimo di 15 milioni di euro. Sono escluse dal credito d’imposta in rassegna, le sponsorizzazioni nei confronti di soggetti che aderiscono al regime previsto dalla L. 398/91.