Riproposto il credito d’imposta per la ristrutturazione alberghi per il 2020 e 2021 con più appel: novità del D.L. 104/2020

L’articolo 10 del D.L. 83/2014 ha istituito, a favore delle imprese alberghiere esistenti alla data dell’1 gennaio 2012, un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute dall’ 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 (fino ad un massimo di credito concedibile pari a 200.000 euro) per l’esecuzione di taluni interventi di ristrutturazione. L’articolo 1, commi 4-7 della Legge 232/2016, ha poi esteso tale agevolazione anche per i periodi d’imposta 2017 e 2018, incrementando la misura del credito d’imposta al 65% dei costi agevolabili (fino ad un massimo di 200.000 euro nel biennio), a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di riqualificazione antisismica o energetica e di acquisto di mobili o componenti d’arredo. L’articolo 79 del D.L. 104/2020 (c.d. Decreto Agosto) ha ora riproposto la suddetta agevolazione anche con riferimento alle spese di riqualificazione sostenute nei periodi d’imposta 2020 e 2021 per i soggetti solari (ovverosia sostenute nei due periodi d’imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2019). La proroga in commento ha apportato, inoltre, talune significative modifiche alla disciplina originariamente contemplata dall’articolo 10 del D.L. 83/2014, estendendo l’agevolazione alle strutture ricettizie all’aria aperta (in precedenza escluse) ed intervenendo sulle modalità di utilizzo del credito d’imposta: per le spese sostenute nella nuova finestra temporale (2020 e 2021) non si applica la ripartizione in quote annuali del credito d’imposta, in quanto è disposto che lo stesso potrà essere utilizzato in un’unica soluzione.