Esclusa la sospensione o il differimento degli obblighi fiscali del contribuente/cliente di uno studio professionale in quarantena

Gentile cliente, con la presente desideriamo ricordarLe che l'Agenzia delle Entrate, in risposta ad una richiesta dell'Istituto nazionale dei Tributaristi (INT), è giunta ad escludere che la chiusura in caso di quarantena di uno studio professionale possa integrare un'ipotesi di "causa di forza maggiore" oppure di "evento eccezionale e imprevedibile", circostanze che legittimerebbero la sospensione o il differimento degli obblighi fiscali e tributari del contribuente/cliente (nota Agenzia Entrate 23.11.2020 n. 360117). Secondo l’Amministrazione Finanziaria, la chiusura di uno studio professionale che svolge l'incarico di intermediario a causa della "quarantena" del titolare e dei collaboratori non è riconducibile ad una ipotesi di "causa di forza maggiore" oppure ad un "evento eccezionale ed imprevedibile" che legittima la sospensione od il differimento degli obblighi fiscali e tributari riferibili ad un soggetto terzo estraneo al provvedimento sanitario, ma solamente un'eventuale difficoltà, da valutarsi caso per caso. L'Agenzia delle Entrate, nell'escludere l'applicabilità dell'esimente, richiama: i) la C.M. 10.7.1998 n. 180/E, che definisce la forza maggiore come "ogni forza del mondo esterno che determina in modo necessario e inevitabile il comportamento del soggetto"; Il documento di prassi tipicizza l'ipotesi di interruzione delle comunicazioni, in conseguenza di eventi naturali, tale da impedire di raggiungere il luogo ove il pagamento può essere eseguito; ii) la giurisprudenza penale e, in particolare, Cass. pen. 31.10.2019 n. 44515, secondo cui “nei reati omissivi integra causa di forza maggiore "l'assoluta impossibilità, non la semplice difficoltà di porre in essere il comportamento omesso".