15 febbraio 2011

Fatture soggettivamente inesistenti: il contribuente deve dimostrare l’estraneità alla frode

Il Fatto e il Diritto n. 2 del 15.02.2011 a cura di Gianfranco Antico

Nell’ambito della contestazione dell’inesistenza soggettiva delle operazioni imponibili non assume rilievo l’avere, da parte degli operatori, assolto e registrato i pagamenti, in quanto l’apparente regolarità della forma non osta all’accertamento della fittizietà delle operazioni, spettando all’utilizzatore dimostrare che non era a conoscenza della frode fiscale. E' questo il nucleo centrale su cui ruota la sentenza della Corte di cassazione, n. 1364 del 21 gennaio.
Categorie:Giurisprudenza  –  Redditi d'impresa
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