9 settembre 2022

La confusione e commistione fra soggetti fa venire meno l’inerenza della fattura

Il Fatto e il Diritto n. 31 del 09.09.2022 a cura di Gianfranco Antico

La derivazione dei costi da una attività che è espressione di distrazione verso finalità ulteriori e diverse da quelle proprie dell'attività dell'impresa comporta il venir meno dell'indefettibile requisito dell'inerenza tra i costi medesimi e l'attività imprenditoriale, inerenza che è onere del contribuente provare; prova che non può, peraltro, consistere nella esibizione di una fattura generica, in particolare, come nel caso di specie dove risulta evidente la confusione e commistione tra la s.a.s., della quale il contribuente era socio accomandatario e le prestazioni rese dal centro elaborazioni dati in favore della sua attività professionale di commercialista (Ordinanza della Corte di Cassazione n.20060 del 21 giugno 2022).
Categorie:Accertamento  –  Giurisprudenza
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