6 novembre 2015
II acconto IVAFE entro il prossimo 30.11.2015
Memory n. 322 del 06.11.2015 a cura di Alessandro Borghese e Mauro Muraca
L’art. 19 co. 18 del D.L. 201/2011 convertito in Legge ha istituito, a decorrere dal 2011, un'imposta patrimoniale da applicarsi sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato nella seguente misura: i) 1 per mille annuo per il 2011 e il 2012; ii) 1,5 per mille per il 2013; iii) 2 per mille a partire dal 2014 (novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2014). Con riferimento al prelievo impositivo di cui trattasi, la Legge n.228/2012 ha previsto che il versamento della patrimoniale deve avvenire sia in acconto che a saldo con le stesse modalità stabilite per l'IRPEF. In linea generale, l’acconto per l’anno 2015: i) risulta dovuto se l’importo indicato nel rigo RW6, colonna 1 (con riferimento all’IVAFE) del modello UNICO 2015 PF, supera 51,65 euro; ii) deve essere versato in due rate qualora la prima rata superi l’importo di euro 103,00. In tale ipotesi: i) la prima rata, pari al 40%, è dovuta entro il termine del versamento a saldo relativo alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente; ii) la seconda, pari alla differenza tra l’acconto complessivo e la prima rata, va versata entro il 30.11.2015. Resta ovviamente inteso che, essendo gli acconti d’imposta una riscossione anticipata dei tributi per il periodo d’imposta in corso (cioè prima che sia sorta l’effettiva obbligazione tributaria) è consentito al contribuente di effettuare un ricalcolo degli stessi, tenendo conto dei redditi effettivamente conseguiti nell’anno, degli oneri deducibili o detraibili sostenuti e dei crediti d’imposta spettanti, o comunque della minor base imponibile prevista (metodo previsionale). Nell’ipotesi di adozione del criterio previsionale, al fine di non incorrere nelle previste sanzioni, l’acconto deve essere almeno pari al 100% dell’IVAFE, relative al valore delle attività finanziarie all’estero nel 2015, da dichiarare nel 2016, per le persone fisiche. In particolare, la determinazione del secondo acconto IVAFE con il metodo previsionale potrebbe essere profittevole, ad esempio, per coloro che hanno ridotto significativamente l’ammontare delle loro attività detenute all’estero.
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