La riforma del contenzioso tributario: le modifiche in bozza

Il Consiglio dei Ministri, in data 26.06.2015 ha approvato alcuni decreti che, nei prossimi mesi, saranno assoggettati al controllo delle Camere prima dell’approvazione definitiva. Tra questi si deve segnalare, in particolare, un decreto di riforma del contenzioso tributario, con cui vengono ritoccate numerose disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 546/92. Tra le varie novità si segnala, in particolare, la modifica della disciplina del reclamo/mediazione e della conciliazione giudiziale. Viene introdotta, infatti, la possibilità di proporre la conciliazione della controversia anche in secondo grado: in tal caso la riduzione delle sanzioni sarà pari al 50% anziché il consueto 60%. Viene, inoltre, modificata la disciplina dell’esecuzione provvisoria delle sentenze di primo grado: il difensore (così come l’amministrazione finanziaria) potrà, in sede di appello, richiedere la sospensione totale o parziale dell’esecutività della sentenza impugnata se da questa può derivare un grave danno irreparabile. Tra le parti del soggetto tributario, oltre ai soggetti ad oggi riconosciuti, trovano ingresso i dipendenti dei CAF. Con una modifica all’articolo 39, altresì, viene stabilito che la Commissione tributaria dispone la sospensione del processo in ogni caso in cui deve essere risolta una controversia dalla cui definizione dipende la decisione della causa (sia che la definizione sia affidata alla stessa o ad altra Commissione). Con la presente trattazione analizziamo le modifiche in arrivo, ricordando che le disposizioni contenute nella bozza di decreto potrebbero essere oggetto di modifica fino all’approvazione definitiva dello stesso.