Legge di stabilità 2013: novità in materia IMU

Con la legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228 del 24.12.2012) sono state modificate alcune disposizioni in materia di IMU, introdotta con decorrenza 2014 dal D.Lgs. n. 23/2012, e anticipata per effetto del DL salva Italia (DL n. 201/2012). Le modifiche apportate dal nuovo intervento legislativo interessano, in particolare, gli immobili utilizzati in numerose attività economiche, quali teatri, hotel aree attrezzate per esercizi sportivi, case di cura e ospedali, ovvero gli immobili inclusi nella categoria catastale D. In riferimento a tali immobili, infatti: i) l’intero gettito – calcolato applicando l’aliquota ordinaria – andrà a favore dello stato; ii) per effetto di una disposizione del DL n. 201/2011 operativa dal 01.01.2013 il coefficiente per il calcolo della base imponibile aumenta da 60 a 65 (fatta eccezione per la categoria D/5), segnando un aumento generale dell’imposta da versare su tali immobili. Altra novità prevista dalla legge di stabilità consiste nell’abrogazione, per tutti gli altri immobili della quota riservata allo stato, che ammontava al 50% dell’imposta calcolata applicando l’aliquota ordinaria. Tuttavia, rimane riservato allo Stato il gettito dell’imposta derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale “D”, calcolato con l’aliquota dello 0,76% (si tratta del gettito derivante, ad esempio, da capannoni e opifici).I Comuni possono aumentare sino allo 0,30% l’aliquota base degli immobili ad uso produttivo del gruppo catastale “D” ed il maggiore gettito è destinato all’ente locale. Ad ogni modo, tali modifiche, complessivamente, comportano una notevole facilitazione degli adempimenti del contribuente: non sarà, infatti, necessario indicare nel versamento dell’imposta la quota riservata allo stato e la quota riservata al comune.