11 ottobre 2012
Start-up innovative: agevolazioni e semplificazioni per le imprese che investono in ricerca e sviluppo
Memory n. 399 del 11.10.2012 a cura di Riccardo Malvestiti
Recentemente il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo DL sviluppo 2.0 (anche chiamato DL sviluppo bis), con il quale il governo intende adottare ulteriori provvedimenti per favorire la crescita e lo sviluppo economico del paese. Tra le maggiori novità presenti nella bozza del provvedimento evidenziamo in particolare la previsione di un nuovo modello societario, destinato a promuovere le iniziative ad alto contenuto tecnologico o scientifico. Il nuovo modello societario, chiamato “Start Up innovativa”, garantisce alcune agevolazioni fiscali a coloro che decidono di investire nell’innovazione: i contribuenti che investono nel capitale del nuovo modello societario potranno beneficiare di una detrazione pari al 19%, oppure al 25% nel caso in cui investano in start-up che operano nel settore sociale o dell’energia. Le agevolazioni riconosciute in riferimento a tale modello societario, però, non sono prive di condizioni, viene previsto – perché una società possa definirsi come “start up innovativa” – che le spese in ricerca e sviluppo siano uguali o superiori al 30% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione della start up innovativa, o in alternativa il possesso di almeno una privativa industriale o una quota di personale specializzato che ha conseguito o sta conseguendo un dottorato di ricerca pari almeno un terzo.
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