Ritenute nei contratti di appalto, novità e primi chiarimenti

Con la circolare n. 1/E del 12 febbraio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha fornito diverse precisazioni sulla nuova disciplina prescritta dall’articolo 17-bis del D.Lgs n. 241/1997 la quale ha introdotto, con riferimento agli appalti di importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro, alcuni obblighi, in materia di versamento delle ritenute IRPEF sui redditi di lavoro dipendente (e assimilati) dei lavoratori impiegati nell’esecuzione dell’ opera o del servizio, che interessano sia le imprese appaltatrici, affidatarie e subappaltatrici, ma anche le imprese committenti, purché sostituti d’imposta e residenti (ai fini delle imposte dirette) nel territorio dello Stato. In particolare, in questo documento di prassi, sono stati chiariti taluni aspetti della novellata normativa e che riguardano principalmente i) la decorrenza della nuova disciplina; ii) i presupposti oggettivi di applicazione della nuova disciplina; iii) gli obblighi dell’impresa appaltatrice o affidataria e subappaltatrice; iv) le modalità di versamento delle ritenute fiscali; v) gli obblighi del committente e le relative sanzioni; vi) i requisiti di affidabilità per la disapplicazione della nuova disciplina; vii) il rilascio da parte dell’Agenzia delle Entrate del certificato attestante i requisiti per la disapplicazione della nuova disciplina.