6 settembre 2024

Le dichiarazioni di terzi possono non bastare per sostenere l’effettività dell’operazione

Il Fatto e il Diritto n. 31 del 06.09.2024 a cura di Gianfranco Antico

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Le dichiarazioni di terzi acquisite in fase di accertamento hanno normalmente valore indiziario, pur se per il loro contenuto intrinseco ovvero per l'attendibilità dei riscontri offerti possono assumere valore di presunzione grave, precisa e concordante ex art. 2729 c.c. e, cioè, di prova presuntiva idonea a fondare e motivare l'atto di accertamento. Resta fermo che, quali indizi, tali dichiarazioni richiedono, o avrebbero richiesto, nella specie, la presenza di ulteriori riscontri al fine di consentire soddisfatto l’onere probatorio a carico del contribuente, tanto più che l’elemento indiziario era costituito da dichiarazioni relative ad una sola parte dei lavori, asseritamente, svolti (Ordinanza della Corte di Cassazione n.12317 del 7 maggio 2024).
Categorie:Accertamento  –  Giurisprudenza
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