21 luglio 2023
Lo scostamento dal “valore normale” può assumere rilievo indiziario anche per operazioni infragruppo interne
Il Fatto e il Diritto n. 28 del 21.07.2023 a cura di Gianfranco Antico
Lo scostamento dal “valore normale” può assumere rilievo indiziario anche per operazioni infragruppo interne - Il Fatto e il Diritto n. 28 del 21.07.2023 a cura di Gianfranco Antico | € 10,00 + IVA |
In tema di accertamento analitico-induttivo ex art. 39, comma 1, lett. d), del D.P.R. n. 600 del 1973, ai fini della determinazione del reddito di impresa, per omessa contabilizzazione di ricavi e IVA relativa ad una operazione commerciale posta in essere tra società del medesimo gruppo aventi sede in Italia, ai fini del valore da attribuire ad una prestazione di servizi, lo scostamento dal “valore normale” del canone di affitto, di cui all’art. 9 del T.U.n.917/86, può assumere rilievo quale parametro meramente indiziario dell’antieconomicità manifesta e macroscopica dell’operazione posta in essere, esulante dal normale margine di errore di valutazione anche dell’inerenza della destinazione del bene o servizio, sì da giustificare l’accertamento con conseguente prova contraria a carico del contribuente, senza che per ciò sia violato il criterio di neutralità del tributo armonizzato, né la norma di interpretazione autentica contenuta nell’art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 147 del 2015, la quale è diretta ad escludere l’applicazione dell’art. 110 T.U.I.R. al “trasfer pricing” interno, ma non a limitare la portata logico-giuridica dell’art. 9, del T.U.n.917/86 (Sentenza della Corte di Cassazione n.10422 del 19 aprile 2023).
Categorie:Accertamento – Giurisprudenza
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