Chiarimenti sull’utilizzo del credito per l’acquisto del registratore di cassa

Con circolare n. 3/E del 21.02.2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni in relazione al credito d’imposta previsto a favore dei commercianti al minuto (e a tutti gli altri soggetti assimilati) riconosciuto a titolo di contributo per l’acquisto o adattamento del registratore di cassa al fine di effettuare la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Come noto, tale credito ha importo pari al 50% della spesa sostenuta con un massimo di 250 euro in caso di acquisto di un nuovo registratore e di 50 euro in caso di solo adattamento. Con provvedimento del 28.02.2019 l’Agenzia delle Entrate ha definito la disciplina operativa del credito, prevedendone l’utilizzo in compensazione tramite modello F24 con il codice tributo “6899” (definito con risoluzione n. 33/E/2019). Con la circolare n. 3/E/2020 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che: i) il credito riguarda l’acquisto e l’adattamento sia di modelli nuovi, sia di modelli usati, a condizione che siano conformi alla normativa vigente; ii) la spesa è comprensiva dell’IVA indetraibile; iii) il momento a decorrere dal quale un soggetto forfetario può utilizzare in compensazione il credito decorre dal mese successivo a quello di acquisto o adattamento del RT. Ricordiamo che per poter beneficiare del credito d’imposta, gli interessati devono provvedere al pagamento delle spese di acquisto o adattamento tramite strumenti tracciabili quali assegni bancari e postali, oppure utilizzando mezzi di pagamento elettronici (bonifico, bollettino postale, addebito diretto, carte di debito, credito, prepagate). Ai soggetti che effettuano la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica, in caso di mancata memorizzazione o di omissione della trasmissione, si applicano le sanzioni previste dal D.Lgs. n. 471/97 (che prevede sanzioni proporzionali alla violazione e la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività).