Credito d’imposta acqua potabile: domande fino al 28 Febbraio 2023

Con l’articolo 1, commi da 1087 a 1089 dellla legge n. 178 del 30.12.2020 il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento un beneficio nel caso in cui vengano adoperati strumenti per migliorare la qualità dell’acqua da bere e ridurre il consumo di plastica. Viene prevista, in particolare, l’assegnazione di un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 1.000 e di 5.000 euro, rispettivamente, per unità immobiliari di persone fisiche private e per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale. L’Agenzia delle Entrate, con un recente comunicato, ha annunciato che coloro che intendono fruire del bonus acqua potabile devono presentare domanda entro il 28.02.2023 con riferimento alle spese sostenute nel 2022. Possono beneficiare dell’agevolazione le persone fisiche, gli esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo, gli enti non commerciali (compresi ETS ed enti religiosi riconosciuti). Il credito d’imposta è utilizzabile dalle persone fisiche nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di sostenimento della spese e in quelle degli anni successivi fino a completo utilizzo, mentre dai soggetti diversi l’utilizzo avviene tramite compensazione con modello F24. Rispetto al periodo di imputazione delle spese lo stesso avviene per cassa con riferimento alle persone fisiche, ai lavoratori autonomi, agli enti non commerciali nonché le imprese individuali e le società di persone in contabilità semplificata, mentre per le imprese individuali, le società e gli enti commerciali e non commerciali in contabilità ordinaria si applica il criterio di competenza. Di seguito illustriamo le disposizioni agevolative e gli adempimenti correlati. Segnaliamo che con legge n. 234 del 30.12.2021 i benefici in oggetto sono stati prorogati anche all’anno 2023.