Credito d’imposta mezzogiorno: chiarimenti su comunicazione per la fruizione

In occasione delle risposte alle domande più frequenti rivolte alle Entrate, l’Agenzia ha fornito precisazioni in relazione al modello CIM23 in presenza di progetti d’imvestimento relativi a crediti d’imposta diversi. In particolare, viene specificato che le imprese che possono fruire di benefici per progetti diversi devono compilare un valore numerico univoco a prescindere dal edito cui si riferisce. Nel caso oggetto del quesito, un contirbuente ha inviato due comunicazioni modello CIM23, la prima con riferimento ad un progetto di investimento per il quale viene richiesto il credito d’imposta ZES, mentre la seconda si riferisce ad un progetto per il quale viene chiesto il credito d’imposta mezzogiorno. Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate, in occasione della risposta ad intepello n. 281 del 04.04.2023, ha corretto i chiarimenti forniti in materia di crediti d’imposta per investimenti nel mezzogiorno, specificando che le c.d. “Centrali POP” (Point of Presence) possono essere considerate – a seguito di quanto chiarito e comunicato dal Ministero dello Sviluppo – strutture produttive ammissibili al beneficio. Viene quindi revisionato quanto specificato con la precedente risposta ad interpello n.69 del 03.02.2022, in occasione della quale è stato negato il beneficio fiscale con riferimento alle predette “centrali POP”. Con la risposta ad interpello n. 113 del 23.01.2023 già l’Agenzia delle Entrate aveva revocato il proprio orientamento con riferimento ai c.d. “Impianti Antenne”. Ricordiamo che con legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 265, 266 e 267 legge n. 197 del 29.12.2022) il legislatore ha modificato le disposizioni in materia di credito d’imposta per il mezzogiorno introducendo una nuova proroga al termine di applicazione del beneficio, anche con riferimento alle ZES.